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Allora...non so cosa sto facendo. Diciamo che ho questa storia in mente in linea generale da un po' di tempo. O.O Solo che...boh...ho altre fic in sospeso. Vabbè, inizio, poi si vedrà. La storia parte da quello che è più o meno il capitolo 202/203. Ovviamente terrò conto degli spoiler dei capitoli che usciranno solo se quelli mi saranno utili ai fini della trama. Per esempio le innocence apocrife ci saranno e saranno essenziali, mentre il processo d allen lo considero marginale...inoltre lui rimane esorcista nella mia fic. Riguardo Kanda...non so ancora se lo farò apparire, ma sicuramente ci saranno rimandi a lui. Ovviamente qui c'è una nuova entry... e Lavi. *stupra* Ehm...ok.
A scanso di equivoci le virgolette sono pensieri e le liniette i dialoghi...gli asterischi indicano uno stacco di tempo o un cambio di scena e in corsivo ci osno i flashback. La storia non ha titolo...vabbuò!
Iniziamo...*delira la sera tardi, ma si può?*
CAPITOLO 1 CHIAMAMI GIL
Gil si rigirò. Il pavimento era freddo, non c'era nemmeno un po' di luce e l'aria era rarefatta, ma alla fine si era abituata a stare lì. da uanto tempo era stata rinchiusa? Un mese? Forse qulche giorno di più. e il tutto mentre stava cercando la sede dell'Ordine. Insomma, essere catturata dai Noah mentre cercava gli esorcisti era il colmo...in ogni caso non era il tipo che si sconvolgeva per queste cose. Lei non aveva nessun motivo per odiare i Noah. uccidevano, vero, ma pure gli esorcisti lo facevano, per Dio. Insomma per lei tutti gli umani erano imperfetti, quindi perchè odiarli solo perchè lo erano? Trovava fastidioso che combattessero per Dio, ma aveva la sensazione che all'ordine fossero molto peggio da quel punto di vista. Poco male, lei DIo l'odiava. L'aria era sempre più irrespirabile, non c'erano finestre in quella stanza. La sua unica fonte d'aria er ala porta che si apriva solo per pranzo e per cena. Un noah arrivava, le dava del pane e dell'acqua e la intimava di parlare riguardo a quel che sapeva riguardo le innocence apocrife. Lei nè sapeva le cose specifiche che le chiedevano, nè amava parlarne. Odiava scendere a compromessi, se non in casi di necessità. Era certa che non sarebbe morta, visto che solo lei poteva dare informazioni, quindi aspettava e sperava il momento buono per fuggire. La sua cella impediva alle innocence di attivarsi: quelle equipaggiamento erano inutili, mentre le parassita s'attivavano per pochi secondi provocando però dolori lancinanti e prosciugamento delle energie. Alla fine non servivano a nulla. Poi la sua non era nessuna delle due...Gil possedeva un'innocence apocrifa, modificata tempo prima dalla sua maestra per essere compatibile. Questo le comportava non pochi problemi e dolori per l'attivazione, visto che non era riuscita a piegare la volontà dell'arma alla sua. Presa da questi pensieri rimase sorpresa quando il portone si aprì lasciando vedere le sbarre della cella. Era già ora di cena? Questa volta c'erano Wisely e feedra. Il primo Noah le stava simpatico...le sue minaccie sfociavano sempre in chiaccherate futili. Era strano, ma quasi tutti i noah in qualche modo la rispettavano, pur odiandola in quanto esorcista (autodidatta). wisely leegeva nel pensiero, ma visti gli scarsi minuti di ocntatto riusciva a percepire solo le sensazioni più istintive o legate al momento. Spesso per qualche minuto si parlava della rabbia repressa di Gil o della sua passione per il verde e altre scemenze. Poi Wisely tornava a fare il noah la riminacciaa lei rifiutava di aiutare e la porta veniva richiusa. Gil aveva la sensazione che i noah si volessero tutti più o meno bene come un afamiglia, ma che fossero come sovraccarichi...insomma minacciare lei o parlarle quasi normalmente per quelche minuto una tantum era per loro un assatempo poco legato al loro "lavoro". Quelli che l'avevano presa in simpatia erano il conte (che ammirava il suo essere testona), wisely e sheryl. Un girno lui e Road vennero a sfamarla. Stavano discutando su un certo Allen che la piccola amava. Gil aveva solo capito che questo tipo era un nemico, che Road e Sheryl erano padre e figlia e che lei era la noah del sogno. appena arrivati però partì un commento sarcastico, che per un momneto la fece temere per la sua vita. Disse - Siccome sei piccola dovresti stare più col papà che con gli uomini.- Da quel momento sheryl mi considerò una persona da uccidere, ma da onorare per la saggezza. Forse non voleva che la figlia si allontanasse da lui. Poi c'erano gli odiati. Feedra era uno di quelli. Gil lo trovava disgustoso in tutto e per tutto. Era viscido sia lui che il suo potere. Quella sera si era presentato con il colito pane ed acqua ma con un corpo. La persona aveva il viso coperto. -Oggi hai un ospite...goditelo finchè sei in tempo.- -Finchè sono in tempo?- Non aveva paura, ma questa volta la minaccia le sembrava meno cmapata in aria. Questa volta Wisely si sprecò a rispondere. -Il nonno di questo ostaggio sa molto, troppo...e parlerà. Sicuramente sa qualcosa anche sul cuore e le apocrife. Quindi, mi spiace, o parli o muori, non ci servi più.- -Leggimi nella mente, allora.- rispose esaurita. -sei una troppo complicata, hai emozioni contrastanti sei un tipo che non riesco a leggere bene.- Gil sospirò e guardò attraverso le grate il telo che ricopriva la vittima del giorno. -E chi ci sta sotto quel telo?- -Non credo che t'interessi molto...tanto sta per morire...ha avuto un assaggio dei miei parassiti..- -E'un esorcista,vero?- -Già...siccome morirete più o meno fra poco, godetevi in compagnia gli ultimi momenti.- -sei veramente uno schifoso verme.- Il noah impallidì mentre l'altro assunse un'aria divertita, come se volesse rimanere lì come spettatore. -Uhm...stai pensando di farle male, eh?- -Zitto Wisely! Non leggermi nel pensiero.- -Ma io so fare questo,che ci posso fare?- Il noah sbuffando lanciò il corpo coperto a Wisely e prese per la camcia Gil cercando di strozzarla. -Tu brutta mocciosa...- -Che tristezza un noah che si riduce a prendere per il collo una ragazza senza armi..- La mano di quel mostro si fece èpiù stretta, ma Gil rideva...era un fatto suo, ormai la crideltà non la spaventava più. La morte sì, ma sapeva che al momento l'avrebbero lasciata in pace. Infatti wisely lo bloccò. -Dai...con lei ti divertirai dopo.- si girò verso la ragazza.- Ora apriermo le sbarre per pochi secondi, se ti muovi ti ammazziamo, tanto il bookman canterà fra poco. "Bookman?" Una lampadina s'accese nella mente della ragazza...quel nome le era familiare. Feedra le lanciò addosso il corpo svenuto e chiuse la porta di scatto. -Hai poche ora, cara! Vedi di fare qello che devi fare per tempo.- Tutto tornò buio senza che Gil avesse potuto vedere chi le era finito addosso. Tastando a caso riuscì a togliere il telo. Incominciò a toccare in giro per cpaire il sesso della persona. Dopo aver toccato per sabaglio punti che non dovrebebro essere toccati, constatò,imbarazza, di essere di fronte ad un maschio. Voleva salvarlo...un esorcista era l'occasione d'oro per fuggire e trovare l'ordine. Lei forse poteva aiutarlo, la sua innocence aveva funzioni curative, forse attivandola per quel poco che poteva...avrebbe almeno rallentato i parassiti. Non ci pensò due volte. -Bene...caro mio, questo farà molto più male a me che a te. Inncocence attivati!. Dalle mani fuoriscirono due liane metalliche che avvolsero il ragazzo. Gil sentì fitte alle spalle e alla testa. Si morse le labbra e continuò. "almeno altri dieci secondi!"pensò. Dalle mani incominciò ad uscire sangue sui punti dove l'innocence era uscita. Le era cpaitato altre volte di avere reazioni simili, ma in quella stanza tutto era amplificato. Non ci vedeva più,ma doveva resistere altri tre...due..uno...Gil lasciò andare l'innocence e s'accasciò sfinita al muro. -Io ho fatto quel che potevo...speriamo bene.-
***
Lavi si svegliò nel buio. Ci mise qualche secondo per ricordarsi dov'era. "ah...già. quel bastardo di un noah ci aveva preso e mi aveva...avvelenato." Rimase sorpreso del fatto di stare benino. Era sicuro che qualcuno gli avesse detto qualcosa quando era semisvenuto. S'alzò in piedi tastanto le pareti e il pavimento in cerca di candele. -stai facendo un rumore tremendo.- Una voce risuonò,stanca, nella stanza. Lavi fece un volo fino al soffitto. -Sei...un fantasma...- -No,idiota, ti ho salvato la pellaccia.- -Oh beh...grazie.- -Sono riuscita a rallentare i parassiti, ma non ad ucciderli.- -Dove posso trovare una candela?- -che centra?- -Odio il buio.- Perfortuna Lavi non vide la faccia di Gil, vermaente assurda. -Ce n'è una in giro,ma è quasi finita, oi gli accendini...- -Ho un fiammifero con me....allor aecco...ora la trovo...trovata!- Gil fu infastidita dalla luc eimprovvisa e chiuse gli occhi, mentre Lavi le si avvicinò. -ti dà fastidio,immagino.- -Già.- -Scusami.- -Io sono Lavi e...mio dio, ma stai perdendo sangue!- -mi sono già fasciata ora sto meglio.- -Fammi controllare...- -No!- -Ma è il minimo...- -Ti ho detto di NO!- Gil si girò aprendo gli occhi arrabbiata e si ritrovò davanti ad un lucente occhio verde. Porca trota,lei adoraa quel colore. ossrvò per qualche istante il tipo...Lavi. Aveva una benda sull'occhio sinistro e i capelli rossi e spettinati, aveva una divisa,forse da esorcista, pesante, ma non troppo larga. Sorrideva incoraggiante. -capisco...ma almeno presentati.- -Uf...io sono Gil.- Lavi scoppiò a ridere.-Che nome strano! E' un diminutivo,vero?- -Parla uno che si chiama Lavi...poi a te che importa?- -Hai un nome italiano, parli ingles ecome me, ma con un accento strano.- Gil rimase sorpesa da come quel tipo avesse indovinato la sua nazionalità,però poi le si accese la lampadina. "Bookman! La mia maestra...è colui che registra la storia in giro per il mondo. Questo Lavi sarà suo allievo!" -Ok...ammetto, son oitaliana. E tu?- -Uhm...ho viaggiato molto, non so in che paese sono nato.- "ecco a voi il re del mistero" pensò Gil sarcastica." ma alla fine non credo che i bookmen si leghino troppo alla gnete, perchè dovrebbero poi parlare di sè?Che scema!" -Comunque...-continuò Lavi.- il tuo vero nome?- -Non sono cavoli tuoi!- -Dai! E' una scemenza, sono curioso!- Gil fissò di nuovo l'cchio verde e maledisse il suo amore per quel colore. -Io sono gilgjiub.- -Cosa? Non ho sentito bene!- -GILBERTA! Ok...ma chiamami così e t'ammazzo.- -Ahahah! oddio che nome! E io che pensavo di fare come con Yuu!- -Yuu?- -Un esorcista giapponese.- -E il suo nome è Yuu? Lo chiami così? allora dovete essere amici.- -Più omeno, anche se mi vuole ammazzare ogni volta che lo chiamo così. E' divertente, comunque.- -Tu mi sembri un po' tocco.- -Su Gilbertina....- -Chiamami Gil!- -Perchè dovrei.- -Perchè fra poco troveremo un piano per andarcene per raggiungere l'ordine.- -E quindi?- -e quindi so cose molto intime su di te che potrei riferire ai preti dell'ordine.- Lavi sbiancò.
Bene. Allora il finale è strano, ma vi dico solo che il secondo chapter inizierà con un bel doppiosenso.xD Spero che vi sia piaciuto. Due cosette 1-Mi sucso per errori di battitura 2-Lavi non sa di Kanda e dei casini successi all'ordine,visto che era in missione 3-Lo so che riguardo l'innocence di Gil e la sua maestra poco è spiegato, ma cpairete meglio nei cpaitoli in cui si capirà come è diventata compatibile la ragazza. 4-Lo so, Gil sembra un po' rompiballe, ma è una brava ragazza.xD
i punti erano 4...vabbò
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