Hueco Mundo

Fanfiction senza momentaneo titolo.

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Wammy93
view post Posted on 4/5/2011, 22:11




*Lavi, Linalee e Gil leggono gli ultimi capitoli*

Tutti:EH?!
Linalee:Io vado con Lavi? Che?*faccia sorpresa*
Lavi: sono andato con Linalee?Che?*faccia da epic strike*
Gil:Tu...tu sei una pervertita...ma ti sembra normale farci fare discorsi sulla lunghezza del gioiell odi Lavi?
Wammy:*sussurra* avevo la febbre...
Lavi:Nooo...veramente le avete dette? Oh...fammi vedere...
Linalee r Gil:PIANTALA!
Linalee:Qua dobbiamo fare qualcosa, se Komui legge questa roba ci farà perseguitare.
Lavi:esagerata! Poi non c'è ninete di scandaloso, è la natura.
Gil:e tu sei un porco.
Lavi:ehi! Ti ho salvato d aun maniaco.
Linalee:Cosa?
Gil:Leverrier.
Linalee:Cosa?
Wammy:non glielo dovevi dire!
G tanto siamo fuori onda!
Komui:oh...un nuovo cpaitolo...*legge e sgrana gli occhi* Tu...brutto figlio di...Lavi:cosa?Ha letto?Cosa?
Kanda:smettetela di far rumor...oh un nuovo capitolo!*legge...sgrana gli occhi*Pervertito!
Lavi:Aiut...*mugen e Komourin su di lui*
Tyki:oh...il cpaitolo, non ci sono...oh...Lavi non mi aspettavo tutta questa intrapendenza, bravo, non ti ammazzerò..
Lavi: tanto mi sterminerà un robot. Gil, aiutami!
Gil:*ascolta la musica*
Lavi:AIUTOOOOO!
Linalee:*cucina*
Lavi:Allen...salvami!
Allen:*lo libera* Oh...un nuovo capitolo...*apre la bocca* Che cosa?
Lavi:or ami uccide!
Allen:linalee tu sei innamorata di me?
Lianlee:si
Allen:sposiamoci!
Komui:NUOOOOOOOOOOOO!
Tyki:questa cosa non ha senso!
Gil:tu in Wammy non trovi un senso, solo cose maniache.
Tyki_thumbs up!
Wammy:yeah...batti cinque.
Tyki:*batte qcinque ma la mano passa attraverso*Ops...scusami, l'abitudine.
Neme:Oh...che succede? Tutti in delirio per il capitolo? ma le misure sono vere?
Lavi: io sono oltre i venti.
Neme:Non ci credo...
Lavi:come vuoi...
Kanda:conigli osbruffone.
Gil:Thriller! Thriller thriller...*ascolta micheal Jackson*
Linalee:Che roba..
Lavi:sono stato bravo o no?
Linalee:ma che ne so, è wammy che scrive la storia.
Wammy:*fischietta*
Neme:qua gatta ci cova...al mio tre...uno, due ...tre...togliamogli lemutande!!!
Lavi:cosa?ancora? Aiuto!!*scappa inseguito da Neme,Wammy, Kanda (che vuole ucciderlo) Komui e Komourin (idem), Grande puffo, d'artagnan e lady oscar*
Linalee:Maschi...che coglioni.
Gil:non pensavo fossi parolacciuta.
Linalee:Odio fare la gattamorta fuori dal set.*si accende un sigaro* Vuoi favorire?
Tyki:io sì.
Gil:io voglio una pipa!
*e fumarono mentre il povero rosso venne inseguito e privato delle mutande*
Wammy:oh...neme, il centimetro...
Kanda:io l oammazzo.
Neme:è legato ad una sedia, con lo scoth in faccia...solo il gioiello esce fuori dalle bende, sembra una mummia, può bastare!
Lavi:mdmdnibuybvhgfu
Wammy:traduttore mummiese italiano!
Neme:*prende una radiolina* Dice...liberatemi pazze! Non prima della misurazione.*sguardo sadico*
Wammy:allora?
Neme:O.O
Wammy:Beh?
Neme:O.O
Wammy:*prende il centimetro* O cazzo...*sviene*
Neme:Quindi ci siamo solo io e te!*si avvicina con passo felpato*
Lavi:Mmmjdbccbyuuie
Neme:Vuoi stare sotto quindi?Bene bene!
Lavi:mjdfuyf*nega con la testa*
Neme:troppo tardi.
*buio*

Bookman:ma perchè finisce sempre con cose hentai?
Gil:sono gli ormoni, ma tu non ce li hai mai avuti, che vuoi capire.*patpatta*
 
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Neme;
view post Posted on 5/5/2011, 11:43




CITAZIONE
Lavi: sono andato con Linalee?Che?*faccia da epic strike*

Faccia da epic win. :fuà:
CITAZIONE
Neme:Vuoi stare sotto quindi?Bene bene!
Lavi:mjdfuyf*nega con la testa*
Neme:troppo tardi.

Yesss!
 
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Wammy93
view post Posted on 5/5/2011, 16:09




Quel tipo mummificato è il mio regalo per te, mia cara...
CITAZIONE
Faccia da epic win.

Siccome è un po' frustrato nel manga, gli concedo Linalee almeno nelle fanfic. Mi sembra giusto, no? Così si divertono ogni tanto.xD
 
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Wammy93
view post Posted on 7/5/2011, 22:31




CAPITOLO 10
PERCHE’ MI HAI FATTO QUESTO?

Road si stava dondolando sulle caviglie. Stava a gambe incrociate e continuava a muoversi, su e giù sbuffando.
-Che noia!-Sbottò, quando dalla porta entrò una figura alta. Un uomo alto e bello, coi capelli ricci e un fare elegante e piacevolmente pervaso di una certa malizia.-Oh…ciao Tyki.-
-Road.- Tyki si sedette su una poltrona rossa vicino a lei.
-Come se l’è cavata paparino?-chiese lei con tono palesemente provocatorio. Road era sempre la prima a sapere le cose, quindi era al corrente del fatto che il povero Sheryl ne era uscito con le ossa non ancora rotte, ma almeno slogate.
-Deve continuare ad inventarsi qualcosa per non finire nei guai. Quell’innocence potrebbe portarci al cuore, solo che è difficile da comprendere. Ha reazioni strane e potrebbe farci fuori l’unica esorcista che ci serve in vita.-
Road si alzò e saltò sulle ginocchia di Tyki che gemette sorpreso.-Beh…Tyki, quell’innocence ha subito un bel po’ di modifiche, ma forse se potessimo frugare nella sua memoria…-
-Non se ne parla nemmeno.- Wisely, saltando fuori dal nulla interruppe la discussione.-Tyki, perché sei sorpreso? Pensi che io sia sbucato dalla finestra? In realtà stavo nell’armadio, stavo cercando una cravatta.-
-E per cosa?-
-Shhh…non parlarne in giro…sto facendo una caccia al tesoro coi gemelli.-
-Fantastico.-Bofonchiò Tyki.-Perché non puoi leggerle nella mente o rievocare chissà cosa?-
-L ragazza ha una visione della realtà molto personale, inoltre a murare bene le sue sensazioni. Ovviamente potrei leggerle quello che vorrei, se volessi, ma la sua mente funziona in modo particolare. Spesso ho percepito emozioni contrastanti, cose strane, come se fosse pazza. Non so…potrebbe anche mandarci fuori strada. Non credo sia folle, ma è internamente poco stabile, la sua percezione della realtà e dei ricordi può variare molto in base allo stato d’animo.-
-Quindi ci vorrebbe un approccio più…psicologico.- disse Roade si alzò.-Ok…ci penso io. Non aspettatemi . Ci vorranno molte notti per sviscerarla tutta.-
Lasciando i due noah di stucco uscì dalla stanza saltellando. Appena chiusa la porta Tyki incominciò a discutere di privacy e litigò con wisely. Solo l’arrivo tempestivo di Lullubel (che intimoriva quasi quanto il conte) bloccò i due che si stavano tirando i capelli come delle lavandaie.

****

A Gil girava la testa. Lavi aveva ragione, quelle domande erano assurde. Erano molto tecniche e chiedevano cose specifiche sulla funzione dell’innocence e con un gergo tecnico improbabile. Solo qualche domanda le risultava fattibile e questo la faceva sentire subito. Alzò lo sguardo su Lavi nella speranza che non la vedesse subito così in difficoltà. Non aveva la divisa (in fondo era una giornata libera) e avev a addosso una maglia verdina un po’ larga, poi la solita fascia che tratteneva a stento la chioma rossa e degli…occhiali?
-Ma sei miope?- disse sorpresa mentre lui alzava l sguardo dai libri.
-Eh…cosa? Ah questi..eh si…- Gil lo guardò stranita. Aveva notizie su quel tipo veramente assurde…oddio nememno trppo, ma le sembravano così fuori contesto.
-Ahahahah! Su, non guardarmi così Gil. Stavo scherzando! Io vedo benissimo, solo che volevo fare il professionale.-
-Tu.Sei.Un.Idiota.- Bofonchiò lei irritata e si rigettò sul questionario. Tentò di capire le domande ma le lettere si muovevano a casaccio sul foglio e le imploravano di chiedere aiuto.
-Tutto ok?-Chiese Lavi,quasi leggendole nella mente.
-Lo dici tu? Se fai il buffone non avrai mai una donna.-
-Eh…ma quanto siamo acidine oggi.- Disse scherzando lui, poi continuò con tono leggermente meno allegro.-Come non avrò donna?-
Gil stava per scoppiare a ridere. Lavi stava facendo il finto offeso.-Si vede che sei alla ricerca disperata di donne. Uno che va con un’amica perché pensava di esserne innamorato, uno che insegue una noah appena vista, uno che ha un coniglio che gli spara quando vede una femmina non ha problemi di questo tipo? Se fai il buffone con gli occhiali non conquisterai nemmeno la gemella brutta di Quasimodo.-
-Ok…ok…quello che vuoi, ma stai facendo tutto questo perché non stai capendo una mazza delle domande, vero?- Gil, colta alla sprovvista si rigettò sul foglio, ma ben presto si arrese e chiese aiuto al rosso.
Lavi non era un tipo troppo vanitoso, quindi spiegava senza mai ostentare nulla. Era chiaro e conciso e non trasmetteva aria di strafottenza, non con lei,almeno. Gil lo osservava affascinata. Ogni volta era sempre più sospresa dalla cultura che aveva quel ragazzo, di gran lunga superiore alla sua. “eppure io ho letto molto e anche viaggiato. Questi Bookmen.” Pensò. Ma non era solo questo. Lavi aveva qualcosa di nascosto nella sua persona. Era come se dissimulasse, poi si trattenesse, come se volesse dare un’impressione di perenne serenità che però cedeva un pochino nei periodi di crisi. Poi era un finto tonto, ma questo lo sapevano un po’ tutti. Insomma s’imponeva tante maschere, alcune sicuramente per il suo ruolo altre…”beh…”pensò fra sé e sé Gil. “con noi non vuole mostrare il suo lato più profondo per mantenere il rapporto più distaccato, anche se a volte cede…però è come se allo stesso tempo volesse mostrare tutti i suoi lati a noi e nascondere questo evento al nonno, con cui dovrebbe a vere un rapporto sincero.”
-Hai capito?-
-Eh…cosa?sì, certo. –Rispose in fretta alle domande e le consegnò a lavi.
-Un’ultima cosa…tu pensi che la tua innocence ti attacchi perché reagisce al cuore?-
-Ci ho pensato…però non saprei. Mi ha attaccato con intensità maggiore contro il livello 4 e nella cella dove eravamo rinchiusi. Non considerando il secondo caso (in cui era la stanza che mi provocava quei dolori,più dell’innocence)…beh…lì c’erano solo l’innocence di Crowley e poi , in seguito, il tuo martello è entrato in gioco.-
-Non credo proprio che noi due siamo il cuore.- disse sorridendo.
-Be…sarebbe ironico se tu lo avessi. Chi non dovrebbe avere un cuore per favorire la storia, verrebbe quasi beffato se si ritrovasse ad avere il cuore dell’innocence. Bella presa per il culo.-
-Chi t dice una cosa simile sui sentimenti?-
-Mi hanno spiegato quel che basta sui bookman per capire che non vi conviene legarvi alla gente. Per questo sei così strano,vero?Non riesci a reggere, dopo anni qui.- Lavi rise mestamente, con un sorriso sincero.
-Può darsi che tu abbia ragione.-disse.-Domani ti dirò cosa faremo, ok?Vuoi che t’accompagni Leverrier potrebbe…-
-Non preoccuparti per quello. E’ passato, te l’ho detto ci sono abituata.- Lavi ebbe un brivido sulla schiena, quella frase gli dava spiacevoli sensazioni.

**

Si trovava in un salotto elegante, troppo familiare, troppo. Una bambina giocava di spalle, con accanto una donna, sempre di spalle. Gil tentò di avvicinarsi, poi cambiò idea.
-Allora…non vuoi vederti?- disse una voce conosciuta o forse no…Gil non ricordava.-Vuoi vedere il mostro che eri e sei ?-
-Preferirei di no, grazie.- Rispose Gil, ma la voce non aprlò più. Il salone di quella che era la sua casa a siena scomparve, lasciando però e sagome. La donna adulta era più lontana, mentre la bambina piangeva ancora. Entrambe non mostravano il loro volto.
-Bella bambina, non piangere…ti prego, devi essere felice, fallo per me.-disse cercando di consolarsi. Uella era sicuramente la lei di quando era piccola.
-Per te?!-urlò quella.-TU mi hai conciato così.-
Gil evitò di urlare, ma quasi aveva i conati. Il volto della bambina era deturpato e semidecomposto. Solo gli occhi scuri erano vivi, ma tristi senza speranza, cosa che la rendevano più spaventosa.
-Io sono te, Gil…tutte le tue brutture quello che sei, si sono ripercosse in me. Io sono il tuo animo,son marcia e sporca.E tua madre? Vuoi vederla eh? Tu non l’hai mai morta, lei è morta per colpa tua!-
Gil sentì che il suo respiro si stava facendo affannoso. Sentiva un amelodia di sottofondo, proveniva dall’altra parte, dove c’era la donna adulta.
-prega in Dio
Prega in Dio!
Le nostre anime a lui affidiam
Noi espieremo i peccati
E col sacrificio lui ci punirà…
Per i mali che commetermo ancoro
Ma tu sai, ma tu sai che ci salverààà.
Col Sacrificio cheil sangue impuro verserà. -
Deglutì…il canto si ripeteva, sempre più acuto, sempre più incalzante.
“non ce la fai proprio ad andare avanti, eh? “si rimproverò Gil e riprese il controllo. “questa è solo unaa canzone, una merdosissima canzone di puritani pazzi. Ecco cos’è.”
-CHE COSA VUOI DA ME?- urlò ad un certo punto, come se avesse la sensazione che qualcuno la stesse guidando in quella situazione folle.
-Non rlare figlia mia…dimmi, perchè mi hai ucciso?Perchè sei nata?Se tu non fssi nata, sarei felice. Ora.-
Si girò. Aveva un buco alla tempia e sangue sulla fronte. L’occhio destro era praticamente andato.La bambina si avvicinò a lei e la spinse verso la donna.
-Io non voglil…-
-Devi…non vuoi che Dio ti perdoni?-
-torverai mai una pace? Sei solo un demone senza pace, tiste, sola, infelice, maledetta…-
-Basta…- Disse Gil.- Chiunque tu sia, lasciami in pace. Questo è un sogno, un SOGNO!- Si svincolò e incominciò a lanciare vari oggetti che apparivano intorno a lei. Era impazzita…correva e s’agitava come s e non volesse vedere, finchè le figure non si affievolirono.
-Tu non puoi scappare…- disse la bambina.-le brutture sono dentro di te, nesusn altro le conosce, solo noi. E’ il nostro segreto, la nostra maledizione. Perché portare questo fardello?Dimmelo? Noi torneremo e te lo toglieremo…per sempre.-
-VATTENE!BATTENE!- Urlò Gil.
-Ok..me ne vado.- Quella voce, non era nessuna di quelle che…Gil aprì gli occhi e vide una figura umana.
-Un…sogno.- Constatò.-era così…tu.-disse rivolta a Lavi davanti a lei.- Che ci fai in camera mia?-
-Hai urlato per dieci minuti buoni.-
-Davvero?-disse sorpresa.
-Noi due dobbiamo parlare. Tu non riesci più a campare da quando quel maiale…-
-Non è questo…no…-
-E allora cos’è?-
-Non devi saperlo per forza. Io non voglio diventare oggetto che verrà poi trascritto su un libro di storia, mi dispiace. Qualcuno sta entrando nella mia mente e scoprirò chi è. –
-Ne sei sicura?-
-Sentivo una presenza esterna, era tutto surreale…tutto.Tut…awhn.- Sbadigliò.- ma non riattaccherà adesso, è troppo scontato, quindi tranquillo, va a dormire, poi risolverò la cosa.-
Si addormentò subito e Lavi sucì socchiudendo la porta. Avrebbe voluto parlare col vecchio, ma lui non gli avrebbe permesso di far nulla, quindi superò la sua stanza e s’infilò in biblioteca tirando fuori libri di tutti generi nella speranza di trovare almeno qualcosa che potesse aiutarlo. C’erano i Noah dietro, ne era certo e i libri dicevano poco su di loro, eppure solo i libri potevano aiutarlo, perché il Panda sembrava non volere più entrare in argomento.
“ Siamo dei bookmen perfetti,nonno, entrambi mentiamo benissimo all’altro, ma in qualche modo devo averla vinta io stavolta.” Aprì il primo volume e lo sfogliò chiedendosi perché si stava dedicando alla persona Gil con tutto quest’impegno…forse perchè sentiva che era la chiave per qualcosa. “sono proprio uno stronzo opportunista.”si disse per poi tornare sui libri.

CAPITOLO STRANO!
Credo…comuqnue deov rendere più attiva Gil, non voglio che dventi la povera Mary sue vititma. Ma presto arriveranno spiegazioni più complete su di lei, magari un senso lo daranno alla poverina. Non so se metterle nel prossimo o quello dopo,vedremo.
Per domande e cose strane cercherò di spiegarmi meglio.
la canzoncina è inventata, ma ha un senso...già s dovrebbe intuire che cosa è successo, lmeno una parte di quel che è successo, a Gil...o forse no?Boh...io in fondo so già tutto quindi potrei pensare che tutti possano cogliere cose strane quando invece sono solo io...lasciamo perdere.
Neme prenotami un posto al manicomio, ne ho bisogno.

 
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Neme;
view post Posted on 8/5/2011, 00:26




CITAZIONE
-Ahahahah! Su, non guardarmi così Gil. Stavo scherzando! Io vedo benissimo, solo che volevo fare il professionale.-

(rotolamuore)
CITAZIONE
Neme prenotami un posto al manicomio, ne ho bisogno.

Tu resti dove sei. è_é
 
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Wammy93
view post Posted on 8/5/2011, 05:57




CITAZIONE
(rotolamuore)

xD
meno male che c'e Lavi.xD
CITAZIONE
Tu resti dove sei. è_é

viene legata come un salame.
 
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Wammy93
view post Posted on 14/5/2011, 13:58




CAPITOLO 11
CROLLO

Gil si svegliò che il sole era già alto in cielo. Senza pensare a nulla si alzò e trascinò il suo corpo verso lo specchio. La stanza era piccola e disordinata, ma a lei piaceva così. Per poco non inciampò sui suoi stivali buttati a casaccio in mezzo alla stanza. Fissò con occhi vacui, ancora in preda al sonno, il pavimento e poi si sciacquò il volto alla toeletta.
“certo che Lavi deve aver fatto i salti mortali per raggiungere il mio letto.” Pensò svogliatamente, finché non le si accese la lampadina. Lavi era venuto da lei perché stava urlando per un incubo! Dopo essersi insultata mentalmente per la figuraccia fatta quella notte, si guardò attorno con agitazione per vedere se c’era Lavi, visto che stava girando mezza nuda per la camera. Dopo un minuto buono di occhiate si rese conto di essere totalmente sola.
“grazie al cielo.” Ammise. “ se fosse rimato sarebbe stato un cliché patetico.”
Si vestì in fretta e tornò allo specchio. Era piuttosto pallida, quindi decise, per una volta, di mettersi un po’ di trucco che Linalee le aveva prestato prima che partisse per la missione al vaticano. Si legò i capelli in una coda, visto che doveva pur quel giorno fare allenamenti astrusi, le sembrò opportuno. Stava per fare l’ultimo giro con l’elastico quando il suo cuore ebbe un sobbalzo. Per un momento aveva avuto la sensazione che la sua immagine riflessa avesse una guancia decomposta. D’istinto si toccò il volto constatando che non aveva niente. Si diede un paio di schiaffi e scese in palestra.
Gli allenamenti furono più estenuanti del giorno prima. Iniziò con Allen, beccandosi numerosi lividi ovunque, poi fu il turno di Linalee, questa volta meno propensa alla chiacchierata, visto gli esiti imbarazzanti dell’ultima fatta. Infine arrivò Kanda con una nuova e affilatissima katana e con l’aria di volerla uccidere. Iniziò ad attaccarla senza neanche averla fatta riposare, visto che era stata appresso ad Allen e Linalee per ore.
-Evitala.- disse con tono scontroso, ma pratico, mentre graffiava un braccio della ragazza. Gil si stava scocciando di tutta quella storia. Non capiva il nesso tra queste sottospecie di torture e la sua innocence.
Piuttosto incavolata, strinse la spada che aveva per difendersi e invece di evitare andò incontro a Kanda. Non capì mai perché lo fece, forse per la stanchezza, o per un lampo di genio, ma il ragazzo, leggermente sconvolto, si tirò leggermente indietro per non colpirla mortalmente. In quel momento Gil riacquistò la sanità mentale e decise di approfittarne.
“visto che non riuscirò mai a colpirlo, facciamo così.” In pochi istanti i due si ritrovarono per terra, una sopra all’altro (Wammy:ah…Kanda uke. Kanda:ti ammazzo.) con Gil che cercava di portare via a Kanda la sua katana. Di rimando, l’altro, la guardava sogghignando leggermente in modo quasi sadico e tratteneva l’elsa come se niente fosse. Con l’altra mano tratteneva la spada di Gil, pericolosamente vicino al collo.
-Lascia questa stupida…Katana.- ordinò lei cercando di tirare. La sua spada si muoveva pericolosamente su e giù sul collo di Kanda, che, stufandosi, si alzò con qualche difficoltà visto che la ragazza, pur essendo magra, era piuttosto alta, quindi pesava un po’. Inoltre si opponeva.
-Avevo detto che dovevi evitare.-
-La miglior difesa è l’attacco, no?- rispose lei con fare saccente. Sapeva che fare così con kanda era un suicidio, però era troppo stranita quel mattino, doveva scaricarsi. Kanda non rispose, mise la katana nel fodero e disse tranquillamente:-mi hanno aggiustato mugen, domani sarò in missione, quindi non farai nulla con me.-
Se ne andò, un po’ sorpreso un po’ incuriosito.
“questa tizia è proprio strana.”pensò fra sé e sé. “Almeno non rompe come il coniglio e la mammoletta.”

***
Lavi alzò lo sguardo. Aveva l’occhio violaceo, come se non avesse dormito.
-Sei in ritardo.-
-Lo so, scusami, Lavi…ma Kanda, beh…-
-Okey…capisco.-disse un po’ bruscamente. Doveva aver sonno pure lui.
-Non mi dire che sei stato in biblioteca tutta la notte dopo che ti ho parlato del sogno.-
-Se anche fosse?Tanto non ho trovato nulla. In ogni caso potrebbe essere Road, la noah del sogno, ma il problema è che non so come potrebbe agire. Tu hai qualche foia, paura che potrebbe frenarti nel caso ti venisse mostrata in sogno?-
-Non ho fobie.-
-Timori?-
-come tutti.- disse stancamente.
-Va bene. Visto che…Gil, GIL! Che stai facendo, mi stai ascoltando? Hai gli occhi persi nel vuoto. EHI!!-
Gil aveva gli occhi sgranati, stava impazzendo. Non poteva essere vero.
-M…mamma.- davanti a lei,poco dietro Lavi una donna dai lunghi capelli la fissava.Era pallida e con una grossa ferita alla tempia.Perdeva sangue ovunque.-No…non è vero, tu sei MORTA!-Gil urlò e lanciò un libro verso la sagoma, che scomparve. Poi ne lanciò un altro per forza d’inerzia, colpendo lavi in pieno volto.
-AHIO!-
-SCUSAMI!- disse lei di rimando.
-Ma che hai oggi?- chiese leggermente stizzito.-vuoi uccidermi?O ti sei innamorata di me?-aggiunse cercando di mantenere toni più amichevoli.
-Sono sol ostanca.-
-Non è vero.- disse lui alzandosi.-Sono preoccupato.-
-Non è nel tuo ruolo preoccuparti.-
-Se sapessi qual è il mio ruolo adesso, mi comporterei di conseguenza, ma visto che non so più nulla…-
-Ma che vai blaterando! Tu sei bookman junior, fa il bookman e lascami in pace.- Non voleva dire questo, ma non ce la faceva. Pensava di aver superato tutto, di essere forte, ma bastava poco ed ecco che crollava di nuovo.
-Io al momento non sono nulla, sono un guscio vuoto, un nome senza valore…-disse lui avvicinandosi a lei.-né bookman, né esorcista, colui che non ricorda chi sono i suoi genitori, vagabondo, senza dimora fissa, senza mai un rapporto di vera amicizia con la gente. Non ha senso dirmi che ruolo devo assumere,perché ci ho riflettuto e io non sono che NIENTE!Capisci?-
-Tu mi hai salvata,perché mai questo è il niente?- disse lei
-Non è questo il punto. Ora come ora io non sono bookman. Sto qui e basta e ora tu devi dirmi che cosa cazzo sta succedendo.-
Gil ammutolì sconvolta da quello sbalzo d’umore di Lavi, sembrava quasi fuori di sé. La ragazza non capiva il motivo.

Era arrivato al sesto libro, senza ottenere nulla. Sospirò e andò agli scaffali. Un libro gli cadde sul piede.
-Merda!-bofonchiò. Era stanco, terribilmente stanco. Stanco di tutto. Non capiva più che coa voleva, chi era. Non voelva più passare davanti alla gente e rimanerne indifferente, che razza di bookman. Diede un pugno alla libreria facendo sussultare i libri.
-Fanculo a tutti.- disse e si abbandonò per terra, totalmente svuotato.


Lavi la bloccò al muro.
-Lasciami, che vuoi farmi?-
-Nulla, tu Hai un problema, palane!-
-Vuoi approfittarne PER SAPERE Più COSE SULLA MIA INNOCENCE, VERO?-
-Perché non ti fidi di me? Non pensi che forse mi faccio già abbastanza schifo da solo!?-
Gil non rispose e Lavi s’allontanò da lei.
-Okey, parlerò…preparati ad ascoltare, Lavi.- disse rassegnata.


Lavi è un po’ esaurito qui, ma sta crollando, poraccio. Il prossimo capitolo sarà molto sadico.
 
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Wammy93
view post Posted on 24/5/2011, 17:12




EXTRA

Tyki: siccome la Wammy non ci considera questo extra è dedicato a noi Noah.
Road: esattamente. Da cosa iniziamo, Tyki?
Tyki:mostriamo le camere dei nostri compari.
Road:Bene.*prend emicrofono* sh...ci stiamo addentrando nella dimora dei gemelli, dove ci osno cose inumane e spaventose come un...
Jasdero:UN POLLOOOO!!
Debitto:idiota cerca di prenderlo!
Jasdero:dero non ci riesce.
Debitto:usa la tua sfera del drago che hai in testa per farti aiutare.
Jasdero:non funziona senz ale altre!
Road e Tyki:-.-" Un...pollo.
Debitto:si...un pollo, qualche problema?
Jasdero:lo abbiamo adottato e Debitto gli ha dato un nome: Jack!
Tyki:Jack il pollo, non suona male...
Debitto:non dovevi dirglielo, è imbarazzante.
Road:ok...ehm..volevo mostrare al pubblico le vostre camer...*si ferma all'ingresso e sgrana gli occhi* che cos'è quella robba?
Jasdero:mutande di Jadero e parrucche.Hihihihi!
Tyki:bleah...andiamo in camera mia.
*in camera di Tyki*
Tyki:ecco ragazze il mio prezioso tabacco, pregato e raro, come me...e il letto con lenzuola di seta...
Road:*prende un pacco* che coos'è questo.
Tyki: scatola dei bottoni...
Road:grandicella però...la apro?
Tyki:dai ma che ci sarà mai^*suda freddo*
Road:la apro.
Tyki:no..ti preg...
Road:ah...playboy", "Fave e carote", "Aprimi sono tua", "corso di taglio cucito:come svestire una donna in tre mosse".
Tyki:*rosso come un peperone* piantala, ti prego...andiamo nella camera di Sheryl.
*arrivano da lui*
Sheryl:benvenuti miei sudditi...oh ROAD!<3 tesoro fatti cocolare da paparino!
Tyki:paparino de che.
Road:ci mostri la camera?
Sheryl:che vuoi vedere? L'armadio, o "la scatola dei bottoni"?
Tyki:tu...brutto bastardo...
sheryl: sono tuo fratello maggiore, lo sai!
Tyki:un corno!!
*botte da orbi*
Conte:oh...ciao ragazzi.<3
Tyki e sheryl:*si bloccano mentre si tiano le code dei capelli* ciao conte!<3
Road:ci mostri la camera? E' pe run sevizio TV.
Tyki:abbiamo la Tv nell'ottocento.
Road:è una fic, non pensare troppo.
Conte: ma certo! venite...allora...qui ho le foto di famiglia, qui la macchina per cucire, qui i telefoni e...oh...qui ho l'armadio dei cappelli!<3
Sheryl.ne voglio uno!!
Conte:solo s emi porti un caffè al ginseng!
Sheryl:subito!
Wisely:che così qesto casino? Stavo dormendo?
Road:ci mostri la cemra?
Wisely:mi sono appena trasferito. Fin oa ieri dormivo in una sala comune con gli altri nuovi noah. Feedra russava e quella specie di mezza pantera puzzava. Mamma mia.
Road:quindi non ti sei ancora sistemato?Ok...andiamo nella mia!!
*nella cmaera di road*
Tyki:mm...molto...
Sheryl:a scacchi.
Wisely:...carina.*poco convinto*
Tyki:ma è allen walker quello in foto?
Road:si...il mio amore...
Tyki:ma è la foto di quando gli ho tolto il brccio! Come fai ad averla?
Road:io sono ovunque e sempre.
Tutti:*tremano di paura*
Road:poi + più eccitante vederli moribondi.
Wisely:vedo...perchè hai dei pupazzi crcifissi...meglio non saperlo.
Road:sono così tenri.<3
Tyki:bene...ehm...pubblicità!

Skin:tutto il giorno di corsa a pranzo un panino e ora...PANINO!? Io odio il salto! INAMMISSIBiLE! INAMMISSIBILE!*spacca la telecamera*
Road:no...Skin noOoOooo
Tyki:non sento più niente...è in binaoc e nero!
Sheryl:aiut...
Conte:*cuce*
Wisely:*frega un porno a Tyki*
Road.:il contatto..sto perdendo...

.............................................................................................................................

Allen:*di passaggio* Ops, ho bafgnato i cavi col succo di frutta.<3
Tyki.ti odio!
 
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Wammy93
view post Posted on 3/6/2011, 12:42




CAPITOLO 12
GUSCI

Lavi allentò la presa e si tirò indietro come se spaventato dal fatto di essere estato irruento. Recuperò in fretta il sangue freddo.
-Di...che cosa vuoi parlare?-
-No...niente...-
-Ma avevi dettto...-
-Io non voglio...non ci riesco...-disse Gil accasciata al muro.-Ahahah! Che patetica, mi faccio pure io schifo da sola, come te, Lavi...ma chi sarà il vero mostro?Tu...o io?- Detto questo sorrise in modo strano e dalla posizione seduto incominciò a gattonare verso il ragazzo per poi alzarsi in piedi verso di lui.
-Vuoi capire che cosa sono? Ecco...ora lo saprai. Registra bene, Bookman junior.-
Lavi non fece in tempo a ribattere che Gil si tolse la maglia della divisa rimanendo in reggiseno. Poi buttò via anche la gonna.
- Allora, Lavi? Che dici? Non so perchè, ma tanti uomini hanno trovto in me qualcosa per fottermi...ora io sarei consenziente,...che ne dici?- disse all'orecchio del ragazzo.
-Che cosa stai dicendo?NO! Questa...tutta questa storia è assurda...è una profanazione nient'altro.-
-Eppure sono consenziente, non è uno stupro, omani finirà tutto e basta.Tanto alla fine di questa guerra, da viva o morta sarò segnata su un libro e tu andrai altrove, che cambia.-
Lavi strnse i pugni fino a quasi sanguinare. -No...è orribile...non farei mai una cosa simile, è...è...-
-Ripgnante, irrispettoso, tremendo?- Già...allora se la metti così...-riprese la gonna e si giro pe rinfilarla.
-A che gioco stai giocand...- Lavi si fermò di soprassalto. Anche se dopo il combattimento contro il level 4 il vestito di Gil si era stracciato abbastanza, non l'aveva mai vista a schiena nuda. Era ricoperta di cicatrici e segni vari...era qusi una ragnatela.
-Ecco...questa sono io...-disse Gil, rimettendosi la maglietta.-un oggetto, un mostro, figlia del peccato, puttana. Scegli tu il termine. Sono solo un guscio...tu no. Tu non mi hai otccata per rispetto per la storia di Leverrier forse. Ma non credo che tu andresti con una donna solo per pura soddisfazione fisica e s anche fosse, non la sfrutteresti mai. Una persona che fa così non è indifferente al mondo, non è un guscio, non è al di fuori dell'umanità e non la tratta come essere giudicante. Alla fine è questo un vero Bookman.-
Lavi era letteralmente paralizzato, ma parlò lo stesso.- E da qual ialte conoscenze puoi parlare dei bookman?-
-So quel che basta e ho fatto due più due...come si può essere imparziali se si provano emozioni umane. Da questo punto di vista pecchi un po' come bookman eh?-
-Cosa?-
-Ma è meglio così...credimi...il tuo problema è che non sai più il ocnfine tra quello che devi fare e quello che vuoi, tra ciò che usi per fingere e ciò che è vero. Deve farti soffrire molto vero?-
-E chi lo sa?-rispose lui con una mano sulla fronte. Per coprire una risata o un pianto Gil non lo capì.
-Bella risposta...tu non sei vuoto, io lo sono...io...-
-Piantala...se non sono vuoto io allora non o sei nemmeno tu! Chi ti ha fatto quelle ferite sulla schiena?-
-Perchè lo vuoi sapere? Per registrare per altri motivi?-
Lavi rimase in silenzio.
-Capisco...io non ne ho mai parlato a nessuno. Che assurdità ora non faccio che rivelare a te, quello che segna tutto sui libri di storia, quello che ho sempre nascosto. Promettimi due cose:che non m'interromperai e che mai quello che dirò andrà all'in uori di noi. Queste sono lemie condizioni e forse con questi vincoli riuscirò a fare un discorso decente.-
Lavi sorrise. -Non dirò nulla a nessuno, nè scriverò mai quell oche m idirai anche se mi riveli l'identità di Jack lo squartatore...ma, mi dispiace, non credo di riuscire ad evitare interruzioni per come sono fatto. Le ridurrò al minimo.-
Si strinsero la mano e si guararono intorno. La biblioteca sava diventando buia per via del tramonto ed era in disordine.
-Andimao in camera mia, Lavi,staremo più tranquilli. Non ti preoccupare, non voglio giocare col tuo corpo.-
-Non ne dubitavo.- rispose lui, anche s eper un momento si era preoccupato, vista l'imprevedibilità della ragazza.
Appena la porta della camera di Gil fu chiusa lui si sedette.
-Mia madre aveva un amante.-esordì Gil.-un cameriere, credo. Non lo so, è stato cacciato via quando sono nata. Suo marito...era brutto e forse impotente, visto he non avevano mai avuto figli e quando iniziò la gravidanza si sparsero subito voci maligne, non poi così infondate. Siccome la mia famiglia era formata da conti benvisti a Siena pe rmantenere la bella faccia. Dichiarò che sua moglie era peccatrice, ma che lui avrebbe contiuato a mentenere lei e la figlia appena nata.-

La stanza di Rosa era accanto a quella di Gil, ma le due non si vedevano mai. Il conte teneva la ragazzina ringhiusa in casa, mentre portava spesso la moglie alle serate di gala, dove motrava la sua benevolenza cristiana. Gil crebbe sola. I domestici la odiavano per essere la prova vivente della cacciata del loro amco cameriere, e pure sua madre preferiva non vederla.

-Il ocnte, il mio "patrino" non volea che uscissi dal nostro palazzo. Aveva sparso la voce che il cameriere licenziato era indemoniato e io di ocnseguenza. Il vedermi per strada avrebbe fatto partire altre teorie contro di lui. Poi era un fervente cattolico e credeva che non fossi altro che figlia del peccato, quindi non degna del mondo esterno.-

Quando compì dieci anni tentò di fuggire. Aveva scovato nella cantina tanti libri che parlavano dlle bellezze del mondo. Voleva vederle...oh quanto. Se era riuscita ad imparare a leggere praticamente sola, perchè non poteva uscire? Riuscì a scappare dalla finestrella della cantina, ma con scarsi risulatati. I domestici la trovarono subito e la portarono al cospetto del padre e della madre.
-TU...io ti ho sfamato e protetto, anche se sei il male. Ed è così che mi ringrazi, stupida PUTTANA?-
Ricevette una decina di bastonate. Sua madre non sgranò nemmeno gli occhi. Gil veniva picchiata epr quasiasi cosa e Rosa ogni volte si opponeva in maniera sempre più flebile, anzi, quasi fin da subito non dieva più niente. Le uniche volte che l'aveva difesa (se così si può definire un "forse è esagerato" detto dopo un pugno in pancia) scompariva per giorni. Però Gil giurò di aver sentito a volte dlle ieviurla nella stanza ccanto. In fondo la capiva...quella donna oveva subire anche in pibblico l'umiliazione di essere una peccatrice.
"anche le punizioni sono giuste" pensva Gil. " è come nella ninnanana della mamma:dobbiamo purificarsi ol dolore per Dio...l'altissimo iddio."
Altri tentativi di fuga furno rari e vani e ogni volta Rosa non interveniva. Sembrava sempre più nevrotica, staca, pure lei arrivava a pcchiare la figlia senza un motivo.


-Io torvavo conforto solo in quella cantina piena di liri e gianfrusaglie...ci andai fino ai miei dodici anni...-
-Perchè?-
-Hai promesso di non interrompermi...-sospirò più bvole e con una voce strana continuò.

Quel giorno scese le scale più velocemente del solito. Fu sorpresa di veder la madre in cantina e su una sedia.Stava armeggiando on un lampadario o una lampada.
-Tsk...non regge abbastanza..- disse senza accorgersi della bambina. Scese dalla sedia e quando la vide iniziò a cantare. Senza un motvio, così e a Gil si gelò il sangue nelle vene.
-prega in Dio
Prega in Dio!
Le nostre anime a lui affidiam
Noi espieremo i peccati
E col sacrificio lui ci punirà…
Per i mali che commetermo ancoro
Ma tu sai, ma tu sai che ci salverààà.
Col Sacrificio cheil sangue impuro verserà. -
Si voltò di scatto.
-Non è vero bambina mia? Perchè non siamo state perdonate? eh? Forse, non abbiamo pagato il giusto prezzo...-
Andò verso un cassetto, lo aprì e tirò fuori un revolever che puntò su Gil.
-Tu..tu sei la causa dei miei mali! TU!- L prese pre un braccio e l'avicinò a sè.
-ma...mamma...-
-Cadrai agli inferi, con me...insieme, nel male...nel bene...per Dio...-
-Mamma stai delirando, ti prego mamma, MAmma!-
-E ci purificheremo...-
-NO! Io voglio vivere mamma, MAMMA! LASCIAMI!!-
Mise i proiettili e caricò la pistola.
-Addio, Gilberta, figlia mia...non dimenticare come ti chiamava la mamma.-
-Cosa?! Ma...-
Sentì un botto e qualcosa di caldo e viscoso sul volto. Sua madre era per terra, accaciata, con un proiettile sulla tempia e l'occhio completamente sfasciato. Un po' di sangue era schizzato sul volto della bambina. Non pianse, non ci riusciva, ma vomitò in un angolo.
Quando arrivò il conte subito venne rinchiusa in una stanza e picchiata.
-CHE COSA DIRO' ALLA GENTE EH? INDEMONIATA! Tu hai uciso tua madre!-
Gil sgranò gli occhi, era vero...se non fosse mai nata, sua madre non sarebbe morta, nè impazzita.


Lavi non si mosse, ma le budella gli si stvano rivoltando. Quel ocnte lo odiava a pelle.
-Beh...mi chiesi tante cose. Perchè Diodoveva punirmi così? Poteva uccidermi subito, mandarmi all'inferno e finirla lì. Invece non lo faceva. io odiavo quel dio che mio "padre" sbandierava con fierezza in giro. Lo odiavo. Tentai altre fuhe, ma fuorno un fallimento. Papà trov nuovi modi per punirmi. Mi disse: "il tuo contrappasso, puttana è danzae, danza per noi".-
-Danzare?-
-Si...mi vestivo ogni votla in modo diverso per le serate del conte e dei suoi amici importanti. Divevo sedurli e mentre ballavo loro mi toccavano ovunque.-
"ecco perchè al ballo era strana." pensò Lavi.
-Poi, un giorno mi rifiutai. Fors eper masochimo o per sfida a DIo, iniziai a ribaltare i crocifissi, a buttare via icone a briciare quadri ocn la acra famiglia. Non ne potevo più scapapi altre volte, ma nulla. Poi, un giorno mio padr decis che l'umiliarmi davanti ai suoi amici non bastava.

La bloccarono in due, mentre il terzo la spofgliava. Lei si dimenava, ma cosa poteva far euna quattordicenne contro tre uomini adulti? Suo padre la schiaffeggiò in volto.
-Questa è la tua punizione divina, ti devo ricordare che hai mandato via il tuo padre naturale, hai svergognato me, hai prfanato Dio e ucciso tua madre?-
La rivoltarono. Furono irruenti. Erano in quattro, fecero un giro testa, chi davrti e chi dietro.


-La cos al idivertì tanto che fecero il gorno stesso un altro giro. Il ocnte decise che era la mia punizione. Almeno una volta a settimana organizzava orgie e io ero la star.-
Lavi era sconvolto...agghiacciato...non si muoveva.
-Mi strustavano pure ogni tanto, ma mi dimenavo tanto che la cosa risultava scooda. Mi chiedevano di urlare, ma arrivavo a soaccarmi le labbra pur di non dargli quella soddisfazione. Nessuno a casa diceva niente, nessuno. Nesuno sapeva che avevo quei maledetto e schifosissimi cazzi di vecchi nel retto. Ma in fondo ero solo il mostro. Quando tentatvo la fuga e finivo in città la gente mi additava. Il ocnte aveva fatto circolar euna mia descrizione dettagliata. Ero rinchiusa.-
-E come hai fatto a liberarti di lui?-
-Non so se ti conviene sapere osa accadde dopo...in ogni caso tentai una fuga in modo più dettagliato, con tanto di perscorso e travestimento-

Era tutto pronto. Dai viveri al travestimento. Fuggì dalla finestra della sua cemera...aveva intrecciato un po' di lenzuola. Andò verso la campagna, non in città e si nascose più volte per evitare i passanti, finchè non si socntrò con una signora.

-Quella donna, è quella che voi conoscete come Margherita. Non mi giudicò assatanata, o forse non mi riconobbe. m'invitò a bere un tè. In quel momento mi resi conto che non potevo fare molto al di fuori della città. Ero piccola, debole, non ero mai andata oltre al chilometro da casa e mi resi conto che avevo paura. Però conttinuai ardite ughe per adare da lei. Vedevo un barlume di speranza finalmente, la fine del tunnel...la mia gioia mai avuta, forse...anche le punizioni di mio padre erano più sopportabili. Però ero stupida, non consideravo i tanti aspetti in cui mi avrebbe coinvlto quella donna. Ecco.-
Si fermò un attimo e lavi fece per alzarsi.
-SEi già stanco di ascolatrmi?- disse lei, come sviscerata. Lavi non era sicuro di voler ascoltare la fine della storia. Sarebbe etrata in scena l'innocence, ne era certo. Temeva di non matenere la promessa fatta poco prima. A volte lui registrava per istinto. Se davanti a lui si ponevano cose improtanti automaticamente le catalogava in "cose da scrivere". Pregò vivamente di riuscire nel suo intento di non fare questo processo istintivo.




Non commento, questa robaccia si commenta da sola.
Ormai si è arrivati alla conclusione che
1-Lavi è un po' complessato, ma tanto tenero. **
2-il ocnte lo ucciderei
3-Gil è instabile.
 
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