| Finalmente…ce la posso fare! Commenti alla fine del chapter! CAPITOLO 2 FUGA
Gil guardò leggermente ghignante il ragazzo davanti a lei. Si stava divertendo, forse, in modo un po’ sadico. Alla fine lei non era mai realmente felice o serena, ma aveva solo questi sprazzi di follia e di leggera crudeltà che le permettevano di vivere momenti più piacevoli. Lei rideva poco, o almeno rideva poco di gusto, ma doveva ammettere che Lavi le ispirava abbastanza simpatia da poter, finalmente, sorridere dopo molti anni, anche se non in modo molto sano. Dall’altra parte, invece, lui era sbiancato del tutto. In pochi istanti pensò di tutto per capire che cosa sapesse quella ragazza di così compromettente. “ E pensare che tutto sommato potevo andare in Strike per lei.” Pensò amaramente. Lui era fatto così, bastava una ragazza appena decente che aveva la botta ormonale, anche se per pochi secondi. Quella Gil era canonica, occhi e capelli scuri fino alle spalle, misteriosamente ordinati, abbastanza magra, altezza…media probabilmente, però era abbastanza carina da rientrare nella fase da strike. Se non fosse per quel ghigno vagamente alla Kanda e il fatto che era smunta e piena di bende insanguinate, Lavi si sarebbe sprecato a dar di matto. Nello stesso tempo realizzò che forse quella matta aveva curiosato in area benda, quella sull’occhio sinistro che odia che si tocchi. -Hai toccato questa vero?- disse leggermente sorpreso, ma senza darlo nell’occhio. Lei continuò a guardarlo ghignante. Era inquietante sotto la fioca luce della candela, doveva aver patito abbastanza dentro quella cella. Sembrava morta , anche il sorriso sbilenco sembrava quello di un morto. Solo gli occhi della ragazza brillavano, ancora vivi. -Beh…ti sei imbambolato?sembro morta?- Lavi si ridestò dai suoi pensieri. La stava fissando senza realmente guardarla. –Ehm…un po’.- -vabbè. Comunque se hai una benda e un occhio monco non m’interessa, che ha di compromettente?Io dico soltanto che volevo sapere se eri maschio o femmina era buio e ho tastato, finchè non ho scoperto la verità.- Lavi rabbrividì. Quella lì allora gli aveva toccato…le grazie mentre era svenuto! Mantenne però l’indifferenza e la freddezza che era bravo ad ostentare e disse semplicemente.-E quindi?- -Allora a me sembrava fosse eretto. Chissà cosa diranno all’ordine, con tutti quei preti, se sapessero che hai disfunzioni erettili così facilmente. Queste pulsioni dovrest…- -Zitta! Ma che stai dicendo? A me non parte così.- -A me sembrava così…VERGINELLO!- Lavi arrossì leggermente a quell’insinuazione. –Verginella sarai te!- rispose di rimando. – E poi perché dovrebbero credere ad una appena arrivata…se poi usciremo di qui, ovviamente.- -Perché siamo un maschio e una femmina, credo coetanei, che stanno prigionieri, forse moriranno a breve…che cosa si fa di solito in queste situazioni se non…- “sesso?” pensò divertito e sconcertato il ragazzo. Sapeva che non avrebbero fatto niente, ma sarebbe stato facile credere a quella storia. Poi lui aveva la fama di Dongiovanni fallito che non aiutava. -Ok…ok…mi arrendo. Ti chiamerò Gil…ma l’avrei fatto lo stesso, Gilberta non mi piace.- Gil si rilassò e si mise a sedere più composta visto che aveva ripreso un po’ di forze. Si guardò le braccia bendate da strisce create dal telo che ricopriva Lavi. -Uhm..dovrei sciacquarle.- S’alzò lentamente in piedi e raggiunse una bacinella con dell’acqua. Si tolse le bende mordendosi le labbra per il fastidio, e le pulì. Lavi si propose per aiutarla. -Ma guarda che hai combinato.- Disse stringendo la benda sulla spalla sinistra. – Non dovevi vedere esseri umani da secoli. Quelle ferite te le sei create perché la tua innocence ha dei problemi o perché qui sei vincolata nell’utilizzo?- Gil si sorprese un attimo. Quel tipo non era uno stupido, se ne rendeva sempre più conto. Alla fine decise di rispondere. -Un po’ e un po’. Tu sarai un tipo equipaggiamento.- Aggiunse per sviare il discorso. -Esatto e la mia innocence è qui in tasca. Per questo pensavo fosse inutilizzabile qui,altrimenti, perché lasciarmela? Invece..tu sembri un parassita.- -Diciamo di sì.- Rispose lei sedendosi per terra. -Come mai quel “diciamo”?- Gil per un momento volle strozzarlo. I Noah erano molto più facili da fregare. Lui era troppo attento e…curioso per poterselo scollare. -Ok…ok…ora ti spiego. La mia innocence è un’apocrifa. E’ indipendente, non si lega a nessun umano,di solito.Ce ne saranno tre in giro e reagiscono al cuore, spesso in modo negativo. Sono innocence con volontà propria, insomma. La mia maestra era una scienziata e modificò una di queste per renderla attivabile da umano . Alla fine io sono la compatibile. E’ nel mio corpo e funziona come una parassita. Solo che spesso si ribella e ho problemi ad attivarla e gestirla. Spesso mi ferisce e mi provoca dolore…fa quel che vuole. Quando ho attivato il livello 2 ho rischiato di lasciarci le penne. Non ci ho più riprovato.Ecco tutto.- -E che ci fai qui?- Gil lo guardò di sbieco.- Ok…parlo prima io! Sono stato preso in ostaggio quando ero in missione. Non so perché…vogliono informazioni,forse.- -Un bookman…ovvio che ha informazioni.- Il volto rilassato di Lavi si rabbuiò per un attimo. -Come fai a saperlo?- -Me ne aveva parlato la maestra. Ne ha incontrato uno una ventina d’anni fa. Lo ha colto nel pieno di una registrazione, quindi il soggetto è stato costretto a riferirle la verità. Lei ha detto che sarebbe stata buona e pace. Sa sol oche viaggiate per registrare la storia e che viaggiate molto.- Lavi annuì,soddisfatto. –Capisco…forse ha incontrato il vecchio. Vent’anni fa stava in Italia. Poi credo che del clan siamo rimasti in pochi. Ma come facevi a saper e che io…- -I noah l’hanno detto quando ti hanno portato. Bando alle ciance. Quelli verranno qui fra poche ore per freddarmi e io voglio andarmene quanto te, visto che sto qui dentro da secoli. Ho un piano.- Più Lavi ascoltava, più gli sembrava ridicolo. Doveva fingersi morto,poi scappare lontano. Gil avrebbe distratto il noah con un pugno e poi Lavi avrebbe attaccato con l’innocence fuori dalla stanza. -Lo so…è praticamente improvvisazione, ma che possiamo fare?- concluse Gil. Lavi convenne che aveva ragione.-Bene…sdraiati su…sento dei passi. Speriamo ci capiti un noah scemo.- Lavi si posizionò e Gil si strofinò gli occhi per sembrare piangente. La porta s’aprì e lei strizzò gli occhi, per la luce improvvisa. Si delineò in fretta il noah feedra. “Perfetto.” Pensò.” Il più coglione. Grande!” -Vieni donna. Vedo che non ha retto molto, il ragazzo.- disse.-Vuoi parlare?- -No.-rispose lei fra le (finte) lacrime.-preferisco morire.- -Molto bene.- con forza la prese per i polsi e la trascinò con forza. Questo non l’aveva previsto. Erano bloccate entrambe le mani e lei non era ancora in grado di evocare l’innocence. Poteva correre, ma per il resto le forze non bastavano. –Peccato, eri una tipa simpatica…ma forse all’altro mond…OUHCH!- Feedra si sbilanciò in avanti, Lavi gli aveva assestato un calcio sulla schiena. Lasciò le mani di Gil e si girò colpendo a casaccio. Lavi si era scansato giusto in tempo per non beccarsi una manata in faccia. -TU! Eri vivo, brutto bastardo!- Feedra tirò fuori la lingua facendo venire quasi i conati di vomito a Lavi. Anche se era mezzo svenuto si ricordava bene i volti dei noah in quella stanzetta, qualche vociferare e quella lingua che lo toccava. Feedra era a pochi centimetri da lui quando si sentì un rumore metallico. Fedra cadde svenuto mostrando, dietro i lui, un’ansante Gil con in mano un piede di porco. “ Se basta qeusto a stenderli a che serve l’innocence?” Penò Lavi. -Idiota, Se non avessi trovato questo saresti crepato.- -Se non fossi intervenuto saresti crepata tu.- -Va bene…grazie…corriamo prima che si svegli il bestione.- -Certo che non li fanno più i noah di un tempo…-Disse lavi correndo dietro la ragazza, che ridacchiò, FINALMENTE!Corsero a lungo fino a trovare una porticina. Sbirciarono dal chiavistello. C’erano il noah Sheryl e un vecchio. -Mio nonno.- Disse Lavi.-Dobbiamo recuperarlo.- -Ok. Che facciamo,improvvisiamo?- Lavi sorrise.-E’ il nostro marchio di fabbrica ormai. Monta qui!- Disse,facendo ingigantire un piccolo martello (Wammy:notare i doppi sensi! Lavi e Gil: zitta,continua la storia!). -Carina la tua arma.- -Eh…qualche volta è proprio utile questo affare. Reggiti a me.- -Ma anche Nooo ohhhh!- Gil sbiancò per la velocità con cui entrarono nella stanz a acavallo del martello. Con la punta il vecchio venne preso…sol che in pochi istanti arrivò il finimondo. Sheryl bloccò le gambe di Gil facendola cadere, Lavi abbandonò vecchio su un albero fuori dalla finestra e rientrò. In contemporanea una noah entrò dalla porta. -Ehi Lullubell- -Sheryl…ma che diavolo sta succedendo!- -Beh…evasione di massa?- ridacchiò. Lavi rimise sul martello Gil sfruttando la distrazione del momento quando si bloccò. -Laiv…Lavi? Perché hai gli occhi brillanti?Perchè stai correndo verso la Noah? Lavi!! Fermati cazzarola!- Urlò senza potersi muovere. Scivolò sul martello aiutandosi con le braccia. Mentre Lavi andava verso Lullubell. “Ma che ci fa un coniglio gangster sulla sua spalla e con una pistola? Mio dio!” Pensò. -S…STRIKE! Sei la donna per me!- Lullunell lo guardò male…Sheryl si rotolò dalle risate e Lavi si beccò un colpo dal piede di porco di Gil (che aveva ancora con sé). -Portami via di qui, non fare il cascamorto, deficiente!- I noah si fecero più vicini. Lavi montò sul martello sol oche Lullubell lo ferì alla spalla grazie alla sua frusta. Era la fine. Solo l’arrivo di aghi dalla finestra crearono un diversivo per fuggire…all’aria aperta. FINALMENTE! -Come va la spalla?- Disse Gil a mo’ di scusa. -Mi fa più male dove mi hai colpito tu.- Gil sospirò. -La mia innocence ha bloccato per poco i parassiti, con quella ferita troneranno in circolazione entro poche ore. Dobbiamo tornare all’ordine per farti curare.- -Prima prendiamo il nonno. Ci h salvato con i suoi aghi.- Si fermarono all’albero. Lavi si beccò un rimbrotto. -IDIOTA! Apprendista stupido! Mi scusi, signorina.- Disse rivolto a Gil. Lei lo guardò stranita. C’era qualcosa che non le quadrava in quel tizio. In ogni caso si presentò e spiegò bene la situazione sua e di Lavi. -Capisco. Quindi alla vecchia sede non hai trovato nessuno…eravamo già partiti.- -Solo una schiera di robot assassini e un biglietto sul portone con una faccina sorridente. C’era scritto:” ci siamo trasferiti in Cina, baci, Komui. E non vi azzardate a venire per cercare la mia sorellina. Vi trancio in due!”- Lavi , che si stava bendando la spalla sorrise. –E’ tipico di Komui!- disse. -Zitto,idiota. Io finisco di registrare delle cose qui intorno, tu monta sulla tua asta… -è un martello…- -Fa lo stesso. All’ordine ti cureranno prima che il veleno circoli. Tanto siamo vicino. E porta la ragazza.- Sia a Lavi che a Gil quella scusa del registrare convinse poco, ma montarono lo stesso sopra il martello e partirono. -Adesso aggrappati a me…non ti stupro mica.- Gil non lo ascoltò e si appoggiò al martello saldamente. -Come vuoi…a proposito quanti anni hai?- -Diciotto, diciannove settembre.- Lavi ridacchiò.-Io sono di Agosto…ho vinto io. Dai aggrappati o cadi.- -Sto bene così.Sono abituata a fare tutto per conto mio quando ho la possibilità di farlo.- Continuarono il viaggio rasoterra (per evitare akuma). Gil sotto sotto avrebbe però voluto aggrapparsi a lui…perché nella vita troppo poco le era stato concesso dagli altri,troppe volte ha cercato di farcela da sola e quando aveva voluto un sostegno, non era arrivato. Avrebbe voluto dipendere un po’ dagli altri, come le principesse, ma per orgoglio e paura non voleva farlo. Cedere anche ad un abbraccio voleva dire legarsi affettivamente…lei non era mai riuscita a provare veramente amore o amicizia per qualcuno. Aveva giurato a se stessa che solo quando avrebbe provato,finalmente qualcosa di umano avrebbe ceduto. Quindi … -OhhhoH!- Gil venne sballotto lata in avanti addosso a Lavi. “ Ma lo fai apposta,Dio! Ho detto no! CAZZO!” Si scansò in fretta. -Senti,Gil…mica siamo migliori amichetti se ti appoggi per qualche minuto per evitare di cadere. Sei più ferita di me…sii…pratica.- “ Almeno mi aggrappo ad uno bello.” Pensò sbuffando e riluttante accettò l’aiuto del ragazzo, anche eprchè aveva dolori alle braccia per la posizione strana assunta per reggersi. Arrivarono in trenta minuti alla sede dell’ordine oscuro.
Waaah! Che cagata!Allora…Il panda non so cosa farà di preciso,ma romperà le balle ogni tanto. Gil non è innamorata di Lavi, né troppo interessata…non fraintendete le ultime righe. Continuo a dire che arriveranno le spiegazioni su ome ha avuto di preciso l’innocence e cosa vuol dire quel suo non amare. Diciamo che ha avuto poche occasioni nella vita. I noah sembrano scemi…solo che in parte SHeryl ha lasciato fare, se si è notato. Capirete perché quando lo capirò io.xD Il prossimo sarà più tranqullo. Kanda verrà considerato per il momento,morto. Allen ha combattuto e ucciso l’apocrifa (non come nel manga) e non viene eliminato dall’ordine.E’ una comodità mia questa.xD
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