| Bene...io faccio schifo in queste cose. Ci ho provato, abbiate pietà e io mi dileguerò.xD Sono imbarazzata.xD
Capitolo 7 Troni o scompari?
Gin posò qualcosa sul tavolo. -Che cosa sto per fare? Rangiku, dovresti saperlo.- -Io...io non capisco. Potevamo fare come al solito, senza tutto questo casino.- Gin si stava avvicinando... -Volevo movimentare le cose.- Sempre più... -stai mentendo.- era davanti a lei, con gli occhi aperti (spettacolo inquietante a dir la verità) -E chi lo sa- La prese come per baciarla. Rangiku si protese verso lui istintivamente. La sua mente le diceva che era meglio non inoltrarsi, mma il suo corpo in questi casi aveva una volontà propria. Poi lui s'allontanò senza sfiorarla, lasciandola di sasso. -Visto che alla fine lo vuoi fare...ti conosco troppo bene Rangiku.- Purtroppo si...sapeva come prenderla. Avevano fatto l'amore per la prima volta decenni fa. Per Rangiku fu un'esperienza strana, per Gin, invece, il tutto rimaneva avvolto nel mistero. Lui era vice all'epoca e lei quarto seggio. Era venuto a trovarla. Già da un po' di tempo aveva assunto quei tipici atteggiamenti che lo avrebbero fatto odiare da mezza gotei, ma a lei non importava. Le disse che voleva fare qualcosa...andarono in un luogo appartato nel giardino e lui si spogliò. Così senza preamboli. Senza che lei potesse reagire passò ai preliminari e lei rispose, così piangendo di felicità amarezza e incomprensione er quel gesto. Una sensazione strana la invadeva, allora e anche in quell'istante. Gin la fissava mentre lei volteggiava nei ricordi. Forse era troppo romantica, Rangiku. -Terra chiama rangiku.- -Eh?- -Bene...spgliati.- -Non faccio quese cose se me le ordinano.- -Ma su...con quanti uomini avrai mostrato le tue grazie?- era così, la provocava...lei non era andata con nessun altro, ma a Gin non importava, anzi il loro rapporto non li vincolava ad altri rapporti. spesso Rangiku si chiedeva se il suo amico amante avesse avuto donne oltre lei, ma conoscendo il suo carattere ne dubitava. Ranigku iniziò a spogliarsi e csì fece Gin, quasi frettolosamente. Da fuori si sentivano voci e urla...una era chiaramente quella di zaraki che urlava "ma dove cazzo è quel tesoro di merda?", ma tanto non sospettava di niente. Gin si era spogliato del tutto. ogni volta era sempre più magro, come se qualcosa lo divorasse da dentro, eppure rangiku lo trovava quasi bello, forse lo idealizzava molto, perchè probabilmente ad altre donne non sarebbe mai piaicuto. E lui la baciò, finalmente, in modo casto rispetto alle altre volte. Le altre volte era quasi violento e se rangiku non reagiva si fermava di botto. Non amava rapporti unilaterali, voleva reattività, anzi, le rare volte in cui Rangiku prendeva le redini, lui era in estasi...vallo a capire. Rangiku rispose al bacio...le lingue s'intrecciarno e pian piano lui scese solleticando i grossi seni dell'amante. -Sono cresciute...ma con cosa le siliconi?- -Sono tutte naturali scemo.- Lui incominciò a scendere, sfiorandole qualche volta l'inguine e poi...si staccò di nuovo. Ok...ora Rangiku era veramente eccitata, questi distacchi sul più bello la gasavano. Prese l'iniziativa e prese dalla sua divsa più in là una boccetta. -Che robba è?- -nutella.-rispoese imbarazzata.- Me la porto sempre con me...sarà poca ma...- -Uhm...a me non piacciono i dolci...vabbò.- Si cosparser pe quel che potevano e leccarono via tutta la nutella...Gin però sempreva impaziente...la prese e la pntrò neanche troppo lentamente. Rangiku lo aciò e fu sicura di avr sentito un debole "scusa". I loro fiati si fecero più corti, affannosi...Rangiku pregò che non si staccasse da le proprio ora...lo strinse a sè conficcandogli le unghie nella carne, ma lui non si lamentò. Un sussulto e una sensazione piaccevole le cosparse il corpo...era quasi in estasi, mai stata così...anche se di solito erano molto più acrobati eppure... Rangiku capì, capì la sensazione che provava sempre...ora era chiara. Gin, l'amore con lui, tutto era circondato da malinconia, come se tutto potesse finire, ma lei non voleva, masochisticamente non voleva. Gin si era già staccato, ma lei lo prese e se lo mise in bocca. Lui apparve sorpreso, sapeva che Rangiku trovvava degradante quel tipo di sesso. -Basta...- -Non te ne andare.- -Cosa?- Rangiku era in lacrime, non l'aveva mai vitsa così. -Non sparire ancora.- -Io...io non sparirò.- -E' una bugia...tu vuoi dirmi che sparirai vero?- -Non sarebbe meglio?- -Cosa provi,dimmelo Gin?Cosa sono per te?Un oggetto per le tue perversioni?- -Se fossi un prevertito non ti avrei fermato...ma a me nonn piace vederti chinata su di me.- Aveva ragione...per qualche strano motivo, anche se spesso faceva tti al limite della perversione, per lei portava un minimo di rispetto. Una volta avevano pure fatto inquietanti giochi di ruolo. -Ma tu sparirai, di nuovo.- -Forse.- -Idiota...sei dimagrito.- -Che cntra?- -Come fai a reggerti in piedi?- -basta Rangiku. Io...volevo dirti che è meglio se scompaio.- -E se ti dicessi che sono incinta?- -L'ultima volta è stata tre mesi fa, si noterebbe.- -Mi arrendo.- Si fissarono per un istante, poi lui si rivestì. -Su, andiamo alla festa.- -Ti odio...non rispondi mai, perchè mi hai salvata, perchè mi hai...- -Mi pento ancora di averti salvata...ho fatto in modo che tu mi conoscessi.- -Cosa? Io...- -Io lo odio il cielo, lo odio cazzo. Non sono una brava persona Rngiku.- -Non è vero...sei uno stronzo.- -Modestamente.- -Ma...io ti amo.-queste ultime parole uscirono come un sussurro. -anche io.- Era serio, non rideva, non si muoveva...Rangiku sentiva che era la verità. -però, è meglio se sai che un giorno sparirò, e sarà meglio così.- -Perchè?- -Perchè voglio ridarti ciò che hai perso.- -Cosa?- -Non puoi ricordare.- La baciò...un bacio che sprimeva tutta quell'amarezza e tristezza del loro rapporto. Gin voleva vendicarla, voleva renderla libera dai suoi fantasmi e da lui...come può un mostro stare con lei?Non la meritava, ma Gin non si pentiva delle sue bastardaggini, era fatto così:consapevole della sua crudeltà. Le asciugò le lacrime e si avvicinò al suo orecchio. -Non vorrei mai sperarmi da te, sei fors l'unica cosa che manterrei in questo schifo di mondo.- -Perchè odi il mondo?- -Il mondo mi ha reso schifoso quanto lui.- Rangiku non capiva, non sapeva di Aizen nè di come l'avsse maltrattata e di come Gin l'avesse protetta per anni. Non si rendeva conto che tutto di lei era sempre gravato sulle spalle del ragazzo. L'aveva fattasentire a casa, quando un mondo orrbile gli andava contro. Spariva per lei, ma Rangiku non lo sapeva. Spariva per eliminare ciò che ha fatto soffrire entrambi. Ma lei non poteva capire. -Beh...vieni o devo chiamre l'accalappiacani?- -ah ah...- Sempre il solito. Senza capire accettò momentaneamente quella sincerità, la sincerità che amava in Gin, il suo sorriso (non ghigno,sia mai!) lieve...ma apparivano raramente, come rare gemme. Lo seguì fuori dalla stanza in silenzio.
***
Zaraki Kanpachi era disperato:giocare a quella cazzata non era per lui, ma la sua compagna Soi fon era eccitatissima all'idea di vincere. infatti Kira aveva dichiarato che il vincitore avrebbe avuto una settimana di ferie sulla terra. -Coì potrò vedere Yoruichi sama...muoviti idota.- -Non sono quel coglione di Omoeda.- -Non me ne frga niente, cerca!!- -stupide donne, valle a capire...- -Ken channn!!- -Yachiru...ma perchè stai sulla testa del vecchio?- -tzè...quell'Ihimaru, me la farà pagare!- -a destra nonnetto...- -Ma vaff...- -a destra.- -Ok.- Da un lato i due seggi organizzatori della festa ridevano, uno per la scena l'altra per il fatto che il suo capitano li aveva infinocchiati tutti. -Seirin, ma Tousene Histugaya?- -Saranno in giro.-Rispose con innocenza.
***
-Fatemi uscire di qui!- -Zitto Histugaya, sto pensando ad una soluzione.- -Ma quale soluzione, stiamo nella merda!Perchè non ariiva quela ragazzina.- -Ora lassù ci sarà il caos senza me e la mia giustizia.- -ma che dici deficiente!!- -Risparmia il fiato... -Ho detto...- -Bankai.- Histugaya rimase imprigionato da tousen. -Nemmeno io arrivo a sopportarlo.- -Ahahah! credi di fregarmi?Banaki, pire io!- Una lotta estenuante iniziò, ma questa è una storia a cui non frega niente a nessuno.
Conclusione?quei due sono malati?O lo sono io?abbiate pietà.
|